non l'euro ha scatenato la crisi ma sicuramente ha contribuito alla sua stagnazione e alla incapacità individuale degli stati al superarla;gli enormi debiti delle banche creatisi nei gagli della finanza e divenuti inestinguibili sono stati ripianati dagli stati,il debito da privato è divenuto pubblico,e mentre in sovranità monetaria si sarebbe ripagato in valuta corrente,supportato da un aumento inflativo certo ma suffragato da capacità esportative,con la moneta forte l'unica possibilità di ripianamento contabile è ricaduto sulla flessibilità delle altre varianti dell'economia....la spesa pubblica,sanitaria scolastica...il costo del lavoro.La moneta è un mezzo e rappresenta le capacità produttive degli emananti,se diviene un fine,chiunque abbia più mezzi per la sua tesaurizzazione è il vincitore.
dubito altamente che qualsiasi politica fiscale possa sostenere quel che è sbagliato concettualmente...regolamentare è la parola magica,altrimenti qualsiasi posizione assunta da questi tecnici liberisti non faranno che alimentare la prossima bolla speculativa,tanti dollari e tanti euro immessi nel circuito mondiale non fanno che innescare quel che è già avvenuto,il perpetuarsi di un errore è o prerogativa dei somari...nel caso dei suddetti tutti usciti dagli indirizzi più prestigiosi delle università private (un caso?) l'affermazione non è pertinente...forse il diavolo...bha entriamo nella teologia lasciamo stare...quindi c'è l'intento pernicioso di ottenere dei risultati che qualsiasi stato di diritto democratico non concederebbe...e bada bene dei risultati ancor maggiori di quelli fin qui ottenuti con il medesimo iter...mala tempora currunt.