domenica 29 marzo 2015

Miscellanea. il "quantitive easing"...una buona base per l'innesco della prossima devastante crisi...

il fallimento della moneta unica è una discussione che deve essere sottratta ai populisti di turno piuttosto che ai neofasci di ritorno,che fanno ovviamente il gioco di chi vuole mantenere il progetto,il depotenziamento delle ragioni per via dei folcloristici dibattiti di contorno tolgono la centralità della discussione stessa.


non l'euro ha scatenato la crisi ma sicuramente ha contribuito alla sua stagnazione e alla incapacità individuale degli stati al superarla;gli enormi debiti delle banche creatisi nei gagli della finanza e divenuti inestinguibili sono stati ripianati dagli stati,il debito da privato è divenuto pubblico,e  mentre in sovranità monetaria si sarebbe ripagato in valuta corrente,supportato da un aumento inflativo certo ma suffragato da capacità esportative,con la moneta forte l'unica possibilità di ripianamento contabile è ricaduto sulla flessibilità delle altre varianti dell'economia....la spesa pubblica,sanitaria scolastica...il costo del lavoro.La moneta è un mezzo e rappresenta le capacità produttive degli emananti,se diviene un fine,chiunque abbia più mezzi per la sua tesaurizzazione è il vincitore.



dubito altamente che qualsiasi politica fiscale possa sostenere quel che è sbagliato concettualmente...regolamentare è la parola magica,altrimenti qualsiasi posizione assunta da questi tecnici liberisti non faranno che alimentare la prossima bolla speculativa,tanti dollari e tanti euro immessi nel circuito mondiale non fanno che innescare quel che è già avvenuto,il perpetuarsi di un errore è o prerogativa dei somari...nel caso dei suddetti tutti usciti dagli indirizzi più prestigiosi delle università private (un caso?) l'affermazione non è pertinente...forse il diavolo...bha entriamo nella teologia lasciamo stare...quindi c'è l'intento pernicioso di ottenere dei risultati che qualsiasi stato di diritto democratico non concederebbe...e bada bene dei risultati ancor maggiori di quelli fin qui ottenuti con il medesimo iter...mala tempora currunt.



 la deflazione è indotta dalla Germania (non dalla mancanza di liquidità) per ottenere i propri crediti pienamente e non alleggeriti, la nuova ondata di denari andrà in prima istanza proprio a riequilibrare quelle bilance dei pagamenti ormai sconsideratamente inclinate ed al limite del collasso...(dove c'è un debitore,vi è pur sempre un creditore) nel contesto del cambio fisso dell'euro, il riequilibrio allevia momentaneamente tutte le altre variabili economiche rese flessibili in mancanza di sovranità,ma anch'esse al limite,dopo il lavoro,le pensioni,la sanità e la scuola difficile adoperarsi oltre,quantomeno codeste manovre debbono muoversi non drasticamente per confondere le masse,al resto della confusione pensano i grillo piuttosto che gli tsipras fino a giungere agli idioti totali delle destre xenofobe. Una volta che i grafici si saranno allineati quantomeno in una legida sostenibile, i percorsi già intrapresi e non risolti verranno allegramente ribattuti in primo per la capacità della finanza di generare rendite ed in ultimo ma bada bene per l'unica vera ragione portante del tutto è che si ovvia alla impossibilità redistributiva .


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