martedì 27 marzo 2012

Lavoro e guerra, art.18 e mercenari ammazzati.

Il diritto al lavoro è legge prima in Costituzione, la guerra è bandita dalla stessa Carta,
le coperture semantiche delle leggi in delega alla Carta ne danno legittimità formale,
la leggittimità formale raggiunta con artefizi linguistici non ha la forza di cancellare la realtà ,
o si cancella la Carta nella sua realtà o sono mistificazioni,
le mistificazioni alla realtà della Carta Costituzionale sono sostanzialmente pronunciazioni illegali,
uno Stato illegale alla sua forma costituzionale è uno Stato illegittimo,
uno Stato illegittimato dal suo modus operandi è uno Stato illegale,
uno Stato che obbliga la cittadinanza all'ottemperanza di obblighi in una condizione di illegalità lo fa violentandola,
una cittadinanza violentata è una cittadinanza che deve rivoltarsi,
il violentato ha legittimità nel rivoltarsi al violentatore,
l'unica rivolta che porta il fine dello stabilimento dei diritti sociali ed individuali si chiama Rivoluzione.

Il papa e il suo marxismo.

Il marxismo che si permea all'interno del materialismo storico e analizza scientificamente il divenire della produzione sociale in virtù di quella materiale è stata e rimane una costante, evidentemente l'incedere della Storia non ha invalidato la teoria ma ne ha fatto uso, nel bene e nel male,quindi assolutamente reale in tutte le sue evoluzioni ed involuzioni semmai negate o avvalorate dal manifestamente reale divenire dell'uomo.....il papa è il massimo esponente del cristianesimo che si assurge a verità nella trascendenza divina di una entità soprannaturale....
di quale realtà parla il sommo sacerdote?

giovedì 22 marzo 2012

Liberisti e soggettività.


Questo governo di liberisti professionisti è certamente il preludio di una tecnocrazia che non può certo badare alle vicissitudini e tempi della democrazia parlamentare, che verrà tenuta solo come arpello per le saghe paesane,o come guardiano dell'etica che si dovrà tenere fronte al nuovo ordine, scenario apocalittico o forse no, certo la sottomissione dei sistemi sociali alla realtà fittizia dei mercati non sono certo dei buoni presagi, già si innalza la bandiera del risparmio fronte al nuovo ribasso dello spread, quantificato certo in un paio di finanziarie ma a quale prezzo questo è già da fondo titolo, si mira al risultato dimenticando che questi è una apparenza rispetto alla verità del suo conseguimento.
Lo stesso può ben valere per il pareggio di bialancio in legge costituzionale di cui così tanto si glorifica ma di cui così poco si parla, le sue conseguenze saranno benevole per l'azienda stato ma terrificanti per il sistema sociale così variabile da divenire difficilmente quantificabile all'interno di un bilancio, e presumibilmente abbandonato alle forze dei singoli.

Ritrovare la soggettività dove accogliere questa singolarità perduta ricorrendo al concetto di alienazione marxiana fronte allo sfruttamento totalizzante ed aprire uno scenario culturale e materiale dove concepire il conflitto senza riconoscere l'opposto se non nella profonda negazione della libertà.


L'intuizione.

Purtroppo l'intuizione di Rousseau che entrerà prepotente nella Francia illuministica e rivoluzionaria, percorrendo le massime ateniensi non è custode dello sviluppo inerente al dispiegarsi della volontà particolare con l'accidente universale del Capitalismo maturo,una contraddizione che ci accompagna ai nostri giorni.Sin tanto che nell'accidente l'universale riesce a trovare la sua realizzazione,la volontà popolare coincide con quella particolare del sistema produttivo capitalistico, quando questo cade nella contradiizione dell'empasse produttivo e redistributivo la capacità contrattualistica del popolo le è alienata in virtù della oligarchia creatasi all'interno del Sovrano realizzatosi

Informazioni personali