giovedì 3 marzo 2011

Infiniti o finiti ?

i limiti della mente sono barriere soggettive ...barriere superabili all'infinito,ma noi non abbiamo l'infinito,noi siamo destinati nel divenire,quindi siamo finiti,la paura di ciò ci rende vulnerabili,alla ricerca estrema di soluzioni,ci perdiamo irrimediabilmente in questa dicotomia finito/infinito della mente/corpo ...


Daccapo,la dialettica nella possibilità di recuperare il perduto, il negativo e confrontarlo per portarlo in positivo ci insegna che possiamo guardare al futuro con una discreta possibilità di aver raggiunto una sorta di verità...


ma la verità stessa se non rapportata al socius diviene soggettiva e modificabile da agenti esterni,si scontrano le verità,e da qui può ripartire l'arcano...


ma sino a quando la verità...l'epistéme non sovviene nel socius lo scontro è insolubile..


Credo...che bisogna tener stretti la nostra di verità....raggiungerla nella consapevolezza che questa è soggetta a cambiamenti..ma che di questi noi dobbiamo confrontarci nella consapevolezza della nostra entità di essere finiti...


Noi non possiamo rapportarci all'infinito se questi non può entrare nella nostra concezione...in quanto la nostra concezione è finita..


.l'infinito che ci prefiggiamo è il più delle volte dettato da la trascendenza religiosa..ma qui entriamo evidentemente in un'altro campo,quantomeno un campo che ho escluso dal concetto a priori in quanto non è di mia concezione...anzi la mia concezione l'ha portata ad escluderla non senza patimenti..


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