giovedì 22 marzo 2012

Liberisti e soggettività.


Questo governo di liberisti professionisti è certamente il preludio di una tecnocrazia che non può certo badare alle vicissitudini e tempi della democrazia parlamentare, che verrà tenuta solo come arpello per le saghe paesane,o come guardiano dell'etica che si dovrà tenere fronte al nuovo ordine, scenario apocalittico o forse no, certo la sottomissione dei sistemi sociali alla realtà fittizia dei mercati non sono certo dei buoni presagi, già si innalza la bandiera del risparmio fronte al nuovo ribasso dello spread, quantificato certo in un paio di finanziarie ma a quale prezzo questo è già da fondo titolo, si mira al risultato dimenticando che questi è una apparenza rispetto alla verità del suo conseguimento.
Lo stesso può ben valere per il pareggio di bialancio in legge costituzionale di cui così tanto si glorifica ma di cui così poco si parla, le sue conseguenze saranno benevole per l'azienda stato ma terrificanti per il sistema sociale così variabile da divenire difficilmente quantificabile all'interno di un bilancio, e presumibilmente abbandonato alle forze dei singoli.

Ritrovare la soggettività dove accogliere questa singolarità perduta ricorrendo al concetto di alienazione marxiana fronte allo sfruttamento totalizzante ed aprire uno scenario culturale e materiale dove concepire il conflitto senza riconoscere l'opposto se non nella profonda negazione della libertà.


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