sabato 28 agosto 2010

Leader2

Cercherò di chiarire alcuni passaggi,pensare di cambiare con metodi novecenteschi il sistema,a mio avviso è una chimera,se le risultanze delle sue azioni sono le stesse,oltremodo inasprite e radicalizzate,la metodologia utilizzata si è evoluta,lo sfruttamento in se è divenuto molecolare,gli attuatori di ciò sono progrediti,il loro fare è sapiente e strettamente legato al potenziale tecnologico,sono senza dimora e senza capitali.Premesso che, linea tracciata di Marx è di un'attualità illuminante e la ricerca del plusvalore rimane la costante del Capitalismo,è ai giorni d'oggi che bisogna affrontarlo,ed è ai giorni d'oggi che bisogna comprenderne le dinamiche.Comprendere ed affrontare il Capitalismo non solo nella produzione materiale,ma in particolar modo in quella atratta e subdola di produzione dell'individuo,una produzione che decodifica gli ideali,le passioni i desideri sociali per codificarli al proprio interno merciologico ad uso e consumo soggettivo,una decodificazione delle pulsioni libidinali astratte che prima di realizzarsi in chissà quale flusso incontrollato viene codificata nel flusso controllato di feticci materiali ed individualisti.Si può cominciare dalla crescita dei nostri bimbi,sono padre da poco e so bene quanto sia difficile,ma bisogna che evitiamo di castrare le loro macchinette desideranti,con i continui dinieghi,continuiindirizzamenti di subordinare il giocattolo al gioco,subordinarlo alla nostra presenza in cerca di straordinari lavorativi per comprarlo,a loro servi te,la loro libertà è naturale e dei condizionamenti esterni non sanno che farsene,come della tv assoggettarli ad essa è l'ennesima castrazione,a loro serve interagire seguendo il loro desiderio,condizionarlo e reprimerlo è una percezione tanto grata el potere al quale arriveranno uomini già inclini all'accondiscendenza,già educati per bene a cercare il proprio "io" all'interno dell'apparato.L'altro passo è inerente all'intervento precedente,la perseverante costruzione di strutture fallocentriche,piramidali e patriarcali è la continua rappresentazione dello status quo e del suo delirio,è il Potere che detta le regole alla Politica e la vuole così composta di modo che si rimanga sempre all'interno di un Sistema che ci vuole come Bambini/automi che cercano eternamente il proprio gioco il proprio io codotti dal padre,unico responsabile,ed è a questa unica responsabilità conseguente che ripongo la mia critica,vedendoci l'impossibilità di demolire l'immane struttura,interrompere questo flusso è necessario per aprire nuovi scenari,c'è bisogno che ci si svegli dal torpore,si prenda coscienza e si partecipi attivamente alla costruzione di un collettivo, un'avanguardia che sappia parlare di Rivoluzione seriamente.

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