lunedì 28 febbraio 2011

Oltre la morte?

.la morte...è l'inevitabile conclusione dove giungono tutte le religioni..

..il poter giustificare la morte in seno a virtù soprannaturali ne sono le colonne portanti..

Ma in verità sono loro stesse che alimentano la paura...la paura dello sconosciuto,dell'immenso....che se invero io so che dopo la mia morte non rimane che la morte non posso averne paura se a ciò unisco la concezione inevitabile del divenire dell'uomo...si esce dal niente e si ritorna nel niente...

E.Severino...parla di non-niente per esorcizzare ..anzi per sorpassare dialetticamente la concezione del niente come ente..

Portandoci poi nell'immortalità non come soggetti ma enti..il susseguirsi del divenire che rende immortale l'essere in seno al tutto...volgarmente si può dire che la nostra immortalità è nel morire e lasciare eterna la nostra presenza nella vita susseguente..un filo che unisce tutti i tempi,tutte le genti..il passato al presente che diverrà immanentemente futuro


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