martedì 5 luglio 2011

Contestazioni...contro il pensiero comune ....(lettera ad una amica).

Lottare da soli contro un Potere populista ed affarista è una chimera,

purtroppo debbo andare contro il pensiero comune,dicendo (ti) che questi movimenti contestatori,da L'Aquila alla Val di Susa,contro le discariche ,se pur nella loro assoluta legittimità cadono inevitabilmente nel vuoto,che la contestazione abbia buon fine (cosa che accade raramente) o si vada a scontrare con la forza dello Stato,

la inconsistenza è che comunque rimangono per le genti esterne ad essa una rivendicazione di parte,

non è un paradigma trasportabile universalmente,potrei dire che non può creare una soggettività comune,unica vera entità che possa entrare in conflitto con il Potere,

rimane una soggettività settaria ,una sorta di piccolo feudo da difendere,penetrabile date le infinite possibilità di repressione sia psichiche che fisiche in forza ad uno Stato.

La creazione di una soggettività affine al proletariato novecentesco,ecco quale può essere la strada,

la necessità che i movimenti si possano scindere in una sintesi comune e si muovano non più singolarmente ma nel paradigma di una visione socialmente comune della Struttura,una visione oggettiva ed inoppugnabile che ne possa far soggettività per l'appunto.

Questa dovrebbe essere la strada da percorrere dalle Sinistre istituzionali e non,

ma a mio avviso sono ben lungi dal farlo,proseguire nella rincorsa contingente degli accadimenti porta inesorabilmente alla dipartita (e come tu mi dici)...alla rassegnazione.

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