venerdì 15 luglio 2011

Lo Stato.

La crisi della istituzione statale è iniziata già da tempo,
quel che accade ora con l'assoluta incapacità di reazione di questi al dominio finanziario e l'assoggettamento servile conseguente,
una sorta di signorsì generalizzato dell'intero arco costituzionale (del quale in questi giorni in Italia ne abbiamo prova nell'accordo generalizzato di espropriazione di ricchezza dal basso verso l'alto) è il terminale della deflagrazione innescata dalla ideologia liberista e permeata capillarmente in tutti i vincoli sociali e non,
la crisi in questione è del Capitalismo stesso,
la incapacità di continuare ad astrarre plusvalore da capitale produttivo è degenerata nella panacea finanziaria,nella sacralizzazione del denaro e della sua riproduzione infinita,una devastante concezione divenuta sia mezzo che fine delle operazioni planetarie.
La crisi dello stato è conseguente,non causa...la ricerca di una liberazione dai gagli burocratici non va ricercata nella dipartita dello Stato,ma nel superamento della mercificazione capitalista e nella socializzazione conseguente del bene comune.

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