venerdì 1 luglio 2011

Ostacolo o resurrezione ?

Dovremmo ,credo partire dal presupposto che il nano con la sua accozzaglia di deprimenti servitori è al crepuscolo,la sua dipartita è scritta da qualche periodo,premesso ciò la analisi sul suo ventennio (o giù di li) è sconcertante quanto emblematica,

possiamo parlare senza timor di smentita del nulla,tolte riforme o presunte tali obbligate dalle contingenze o meglio dalla Europa e dalla sua impostazione vincolante liberista o liberticida (alle quali ha risposto ATTENTI anche la cosi detta sinistra,Prodi,Dalema docet)non rimane che per l'appunto il nulla,

un nulla strutturale,un nulla dialettico,un nulla politico ed organizzativo,una distruzione parassitaria in quanto non conseguenziale del tessuto sociale,

un nulla programmatico di un non senso votato alla sopravvivenza di una sconcertante quanto sbandata nel suo esser fuori tempo classe dirigente.

Detto ciò mi chiedo se la domanda sul "chi" ostacolerà il nano sia ben posta,o se forse sia più lecito chiedersi chi riuscirà eventualmente a riproporre il miracolo evangelico della sua resurrezione.

Questa considerazione deve essere ben presente se veramente si vuol ritornare ad essere protagonisti in questo Paese.

Se prendiamo per buoni i primi anni dell'intervento politico di questi arrivisti che hanno venduto la luna nel pozzo,data la distrazione delle genti,

tutti gli altri anni devono esser presi in considerazione sotto un'altro punto di vista,e cioè la incapacità di una classe dirigente contrapposta di leggere il Sistema mondo e contestualizzarlo alla realtà italiana,l'abbandono di facto delle ideologie del novecento avventurandosi in mare aperto con non sia sa bene quale identità,o peggio riportare la stessa in balia della vulgata prorompente della destra mondiale creandosi una misera scialuppa di salvataggio allorché uno stabile porto di approdo,

scelta questa che ha reso facile la navigata a questa accozzaglia di cialtroni che offrivano ed offrono la terra promessa.

Daccapo quindi,se non si vuole che la sinistra (o in maniera meno velleitaria le sinistre europee) non voglia essere una meteora (1) nella migliore delle ipotesi o reiterare il suo esser uno speculare Caronte ,traghettando per l'ennesima volta i morti nel mondo dei vivi,c'è bisogno di sostanza,che si riapra il conflitto sociale a 360 gradi,sapendo senza dubbi alcuni da quale parte si voglia essere,si ricostruisca sapientemente e capillarmente una concettualità che porti come pietra angolare la struttura sociale, che i così osannati mercati siano al servizio di questa,

si abbandoni senza remore la mercificazione dell'Essere ricollocandolo al di fuori delle violente logiche di quantificazione monetizzabile e si riporti nella centralità dell'essenza stessa dello svolgersi quotidiano nella finitezza del suo divenire,si dia progettualità atta alla realizzazione dell'immenso patrimonio che la nostra breve vita ci concede esulandoci e proteggendoci da dinamiche insanabili e schizzofreniche di un Capitalismo moribondo.

Se non si aprirà questo percorso,ho la impressione questo sistema possa solamente cambiare nelle marionette che lo gestiscono.


(1)comunistipaolotsl.blogspot.com "le sinistre solo meteore"


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